Netalia ha incontrato alcuni CIO per discutere di business continuity. Per garantirla servono infrastrutture abilitanti, approccio strategico, competenze trasversali e coinvolgimento del Board.
13 febbraio 2024 — Si è svolta a Milano la prima di una serie di Tavole Rotonde organizzate da Netalia con la rivista Office Automation. Con alcuni CIO provenienti da aziende di settori diversi si è parlato di continuità operativa, un aspetto cross-funzionale che riguarda tutto il risk management aziendale.
L’articolo di Office Automation presenta una sintesi dell’incontro e degli interventi: parlano i protagonisti della business continuity in azienda.
Michele Zunino, Amministratore Delegato, e Federico Descalzo, Responsabile Operation, Ricerca & Innovazione, riassumono il punto di vista di Netalia in una pagina dedicata. La continuità operativa richiede risorse e competenze, con soglie di competitività non facilmente accessibili per le PMI italiane, tipicamente innovative e dinamiche, ma penalizzate nelle economie di scala. La scelta del service provider diventa quindi strategica e deve creare valore per l’azienda.
Dai danni economico-finanziari diretti e indiretti a quelli reputazionali, un fermo operativo può infatti costare molto e prolungare il proprio impatto negativo ben oltre la conclusione dell’emergenza: prevenire gli stop e, nel caso, risolverli velocemente e bene dev’essere una priorità di tutta l’azienda. Perché ciò accada, una cultura della gestione del rischio a 360° deve permeare l’intera organizzazione. A cominciare dal Board, chiamato a investire in business continuity e a inserirla tra gli MBO della prima linea.
Dal punto di vista del modello tecnologico, il Public Cloud rappresenta l’approccio ideale per la sicurezza, garantendo resilienza, affidabilità, tecnologie allo stato dell’arte e disponibilità di applicazioni nativamente dedicate alla continuità. Da parte del service provider, a questa offerta deve sommarsi una visione di insieme che consideri obiettivi aziendali e preveda processi interoperabili: servono competenze multi-disciplinari, approccio strategico e la capacità di impostare un dialogo produttivo mirato alla costruzione di soluzioni personalizzate.