Quanto vale il tuo business al minuto?

Terza tavola rotonda sulla business continuity. Le tecnologie non sono tutto, ma restano importanti: private, hybrid, o multi cloud corrispondono a strategie diverse per la continuità operativa.

Terza e ultima Tavola Rotonda sulla business continuity organizzata da Netalia con la rivista Office Automation. Si conclude così un ciclo di incontri che ha visto alcuni CIO di diversi settori confrontarsi su come gestire i rischi per la continuità operativa, tematica che riguarda tutta l’organizzazione.

L’articolo di Office Automation presenta una sintesi dell’incontro e degli interventi: parlano i protagonisti della business continuity in azienda.

Michele Zunino, Amministratore Delegato, e Federico Descalzo, Direttore Commerciale e Responsabile Innovazione, riassumono il punto di vista di Netalia in una pagina dedicata.

“Garantire la continuità operativa diventa sempre più rilevante e necessita di un approccio illuminato, che favorisca la collaborazione tra funzioni. La tecnologia è diventata un elemento abilitante per il core business, valorizzata anche in ambito di go-to-market, e non più una funzione ancillare.

La figura del CIO quindi cambia, fino a identificarsi con un esperto di processi aziendali e non solo di tecnologie. I momenti di monitoraggio possono quindi diventare occasioni per prendere coscienza delle vulnerabilità e delle modalità per mitigarle, poiché eventi come un’alluvione, una pandemia o un errore umano influiscono sulla business continuity.

Anche le tecnologie, naturalmente, sono importanti e in continua evoluzione. In ambito cloud, la definizione del modello di erogazione è particolarmente strategica: private, hybrid, o multi-cloud corrispondono ad altrettante scelte anche sotto il profilo della business continuity, su cui il partner tecnologico deve saper dare consigli qualificati. Una raccomandazione è quella di non sottovalutare mai gli aspetti contrattualistici che legano al provider di servizi: le clausole operative ed economiche possono fare la differenza, in particolare nei passaggi evolutivi.

Se il mercato e le tecnologie stanno cambiando, mutano anche le interazioni tra player. Per esempio cambia il ruolo del System Integrator, che deve aumentare le proprie competenze sull’integrazione multidisciplinare degli ambienti cloud che i provider mettono a disposizione.

Muta anche la gestione del valore: il fornitore diventa sempre più rilevante se collabora e partecipa al miglioramento del processo di business.

L’innovazione si fonda sul cambiamento. Non è solo una questione di tecnologia, di sicurezza, fruibilità, disponibilità dei dati. Se non si ha una mente aperta, se non ci si rende conto dei rischi all’orizzonte, le minacce trovano terreno fertile per realizzarsi, con conseguenze anche catastrofiche. Servono persone competenti e soprattutto con il giusto mindset”.

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