I dati sono l’asset più prezioso, il cuore di una catena del valore da presidiare a livello nazionale

In questa intervista per la rivista InnovazionePA, il Presidente del Consorzio Italia Cloud e Amministratore Delegato di Netalia Michele Zunino riflette sull’opportunità di puntare sullo sviluppo del digitale made in Italy per sostenere la competitività del sistema paese. Soprattutto, sulla necessità di adottare una prospettiva di lungo termine che da troppo tempo sembra aver lasciato spazio ad approcci tattici basati su vantaggi immediati. È il caso per esempio del ruolo chiave che gli hyperscaler globali hanno ormai assunto come abilitatori della trasformazione digitale, anche in Italia: di sicuro forniscono servizi avanzati e ad alte prestazioni, ma a quale prezzo?

“I vantaggi nel breve periodo sono evidenti, ma chiediamoci se in un orizzonte più esteso continuerà a essere una situazione win-win. Quella che oggi ci viene presentata come una grande opportunità e ci viene resa disponibile a condizioni estremamente accessibili e senza limiti, domani, in mancanza di alternative e anzi in presenza di forti vincoli, potrebbe rappresentare un ostacolo alla nostra crescita” dice Zunino.

Una via d’uscita c’è: “In Italia manca ormai da troppo tempo una vera politica industriale e una visione di sistema orientata allo sviluppo a lungo termine. Oggi, questa visione non può che basarsi sulle opportunità offerte dall’ecosistema digitale, sia come settore industriale di per sé, sia come spina dorsale di supporto a tutti gli altri e volano di crescita per il Paese. Le tante imprese della filiera, la politica, gli investitori, il sistema educativo devono collaborare alla creazione dell’ambiente più idoneo alla crescita strutturale della nostra economia digitale”.

Il Consorzio Italia Cloud riunisce le realtà italiane appartenenti alla filiera di settore e promuove il Cloud nazionale in una logica as-a-Service come infrastruttura strategica per il Paese.